Domenico Rambelli

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Domenico Rambelli (Pieve del Ponte 1886 - Roma 1972) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Inizia giovanissimo a modellare piccole sculture in argilla, mentre lavora comne garzone nella bottega di un ebanista faentino. Viene poi accolto nella locale Scuola di arti e mestieri, diretta da Antonio Berti. Fra gli allievi vi è anche Domenico Baccarini, che diviene punto di riferimento molto importante per Rambeli, sia per l'ispirazione tematica che per lo stile. Entrambi frequentano la Scuola libera del nudo dell'Accademia di Firenze, fra il 1902 e il 1904. Già l'anno successivo Rambelli esordisce esponendo a Roma l'opera L 'uomo malato, in occasione del- la mostra degli Amatori e Cultori. Due anni dopo presenta, alla Biennale di Venezia, il Ritratto del pittore Antonio Berti, in cui si rifa al modellato impressionistico mutuato dal Grandi e da Medardo Rosso. Compie poi due brevi viaggi a Parigi, durante i quali conosce l'opera di Bourdelle, che non potrà non influenzarlo. Subito dopo la guerra ottiene l'incarico di insegnamento per i corsi di plastica al Reale Istituto di Ceramica di Faenza; la vittoria al concorso per il monumento ai caduti di Viareggio (1920) dà il via al periodo più intenso della sua attività artistica. Prepara bozzetti per monumenti, espone alla Biennale vencziana (1922) e alla I Mostra del Novecento Italiano a Milano (1926), collabora con l'amico Lorenzo Viani alla realizzazione del monumento viareggino, che viene inaugurato nel 1927. Negli anni Trenta diviene artista di primo piano nell'ambito della cultura fascista e riceve numerose commissioni di sculture legate a tematiche di regime. Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale Rambelli si trasferisce prima a Bologna e poi a Roma; nella capitale lavora alla Cappella di S. Francesco nella Basilica di S. Eugenio (1951) e prepara il monumento ad Alfredo Oriani, a collocare a Faenza. Nel 1960 l'artista è nominato accademi- co nazionale di S. Luca, mentre nel 1967 è fra i protagonisti della mostra ordinata Firenze da C.L. Ragghianti, riguardante il panorama artistico degli anni che vanno dal 1915 al 1935. Rambelli muore a Roma nel 1972, un'ampia retrospettiva gli è stata dedicata dal Comune di Faenza nel 1980.

FONTE: Scultura italiana del primo Novecento

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